OSSIGENOTERAPIA

CONCENTRATORI D'OSSIGENO

OSSIGENOTERAPIA

... per non rinunciare ad una buona qualità di vita!

L'OSSIGENOTERAPIA è un trattamento che consiste nella somministrazione di ossigeno supplementare a scopo terapeutico. L’ossigeno è fondamentale e indispensabile per il metabolismo cellulare al fine di garantire tutte le funzioni fisiologiche del nostro corpo.

L’ossigenoterapia aumenta l’apporto di ossigeno ai polmoni, il sangue trasporta ossigeno a tutti i nostri organi che a loro volta quindi beneficeranno di una maggiore disponibilità.

Essendo un trattamento terapeutico, è rivolto a pazienti che presentano insufficienza respiratoria cioè nei casi di ipossia (carenza di ossigeno nell'intero organismo) o da ipossiemia (anormale diminuzione dell'ossigeno contenuto nel sangue). L'ossigenoterapia a lungo termine migliora la qualità di vita dei pazienti affetti da BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva).

indicazioni

E’ indicata nei casi di patologie croniche e/o acute come:
BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), bronchite cronica, asma, fibrosi cistica, disturbi respiratori connessi al sonno che fanno abbassare il livello di ossigeno durante il sonno (es.@apnea nel sonno), cefalea a grappolo (cluster headache), polmonite grave, enfisema polmonare e più in generale dalle malattie respiratorie che necessitano di ossigeno supplementare.

Il prodotto non deve essere considerato come un dispositivo di sostegno alla vita o dispositivo salvavita.

Si raccomanda comunque di consultare il proprio medico di famiglia e/o specialista.

dove

L’ossigenoterapia può essere fatta in ospedale, direttamente a domicilio o fuori casa. 

E’ importante sapere che per alcuni soggetti esiste la possibilità di non esser costretti in casa grazie all’esistenza dei concentratori portatili che permettono una buona qualità di vita dell’utente.

quantità di ossigeno da somministrare

Non c’è una regola uguale per tutti, ogni caso necessita di essere monitorato in modo specifico valutando la risposta del paziente.
I terapisti dell'ossigeno effettuano test e monitorano le risposte con l'aiuto del saturimetro, differenziando tra i pazienti con BPCO e gli altri
- paziente con BPCO: saturazione di O2 ideale tra 88% e 92% (un paziente con BPCO, che cronicamente vive con 88-90% di SpO2, non ha bisogno di avere 98-100%, perché potrebbe andare in ipercapnia (aumento della CO2).
- paziente senza BPCO: saturazione di O2 ideale tra 94% e 98%
L’apporto di ossigeno risulterà sufficiente se migliorano i sintomi, se si riducono dispnea, cianosi, tachipnea e/o tachicardia, se c’è una ripresa della capacità di pronunciare frasi intere. In questo caso si può mantenere l’ossigeno a questo livello senza doverne aumentare il flusso.
L'ossigenoterapia è abbastanza efficace e sicura e solo in rare circostanze può comportare complicanze.

modalità di somministrazione

L’ossigeno a domicilio può essere somministrato: in forma gassosa, che è solitamente usato in modo saltuario e dispensato attraverso le aziende sanitarie e le farmacie territoriali pubbliche e private, obbligate per legge a detenerlo; in forma liquida attraverso dispositivi fissi o portatili (stroller) che contengono appunto ossigeno liquido; oppure tramite concentratori di ossigeno che filtrano l’aria presente nell’ambiente rilasciando ossigeno senza bisogno di stoccarlo al suo interno.

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CONCENTRATORE D’OSSIGENO

... non esiste quello perfetto ma scegliamo quello più adatto a te!

E’ un dispositivo medico marcato CE di classe IIA che fornisce una concentrazione di ossigeno ottenuta dall’aria dell’ambiente circostante. Grazie all’aiuto di filtri e setacci molecolari, garantisce una purezza dell’ossigeno al 96%.

I concentratori d’ossigeno presentano oggi un’interfaccia facilmente intuibile che permette di regolare i livelli di concentrazione e le impostazioni di flusso (LPM o l/min - litri per minuto), che dietro prescrizione medica possono variare nei diversi momenti della giornata, se si è a riposo o sotto sforzo. L’ossigeno prodotto viene somministrato poi tramite una cannula nasale.

Sul mercato si trovano concentratori d’ossigeno fissi e portatili

I concentratori fissi sono sicuramente indicati per i pazienti che hanno poca mobilità poiché hanno dimensioni e peso elevato ma si possono comunque spostare facilmente in casa tramite le ruotine annesse.

I concentratori portatili invece di nuova generazione sono compatti, leggeri, silenziosi e offrono ai pazienti massima efficienza ed elevata possibilità di essere comodamente trasportati permettendo alla persona di muoversi liberamente per passeggiate o viaggi in aereo; questi dispositivi non superano infatti i 3 kg di peso e sono approvati dalle compagnie aeree tramite certificato FAA (Federal Aviation Administration).

ossigeno liquido e concentratore

differenze e vantaggi

Una delle più importanti differenze tra i dispositivi che erogano ossigeno liquido e i concentratori d’ossigeno è la modalità di erogazione. I concentratori si attivano per il rilascio di ossigeno solo quando l’utente è in fase di inspirazione quindi in modalità pulsata. I dispositivi di ossigeno liquido hanno invece erogazione a flusso continuo, che talvolta possono provocare secchezza delle narici.

Inoltre molto spesso i pazienti vivono con la paura di rimanere senza ossigeno liquido e quindi di dover necessariamente stare in casa per aspettare il riempimento delle bombole. I concentratori aggirano questo problema perchè utilizzano l’aria dell’ambiente.

stroller e concentratore

differenze e vantaggi

Lo stroller è l’unità portatile di bombola di ossigeno liquido che rappresenta una discreta soluzione se si vuole andare fuori casa per poche ore, ma che non assicura sufficiente tranquillità all’utente per diversi motivi: peso elevato quando è carico di ossigeno, l’ossigeno contenuto è soggetto a evaporazione naturale e a costante calo anche in assenza di utilizzo, necessità di essere ricaricato con rischio di dispersione.

I concentratori permettono di allontanarsi da casa per diverso tempo grazie all’alimentazione a batteria e al cavo DC 12V per auto che permette un'autonomia maggiore. Inoltre il peso è notevolmente ridotto per l’assenza di liquidi.

 

I CONCENTRATORI D'OSSIGENO SONO DISPOSITIVI MEDICI CE DI CLASSE II A

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